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Valsugana – Via Paraflu

Via poco conosciuta e completamente abbandonata nel corso degli anni a causa della fitta vegetazione che ne aveva reso impossibile la ripetizione. Sono servite tre lunghe giornate per bonificare interamente la parete e riportare così alla luce una delle più belle linee dell'intera valle. Si è inoltre provveduto a mettere in sicurezza tutti i tiri aggiungendo, laddove si è ritenuto necessario, alcuni fix, chiodi da roccia e nuts. Andiamo a scoprire questa linea incredibile..

Via “Paraflù”

Canal di Brenta, Parete di Enego

C.Moretto- D.Cocco 1995

Via poco conosciuta e completamente abbandonata nel corso degli anni a causa della fitta vegetazione che ne aveva reso impossibile la ripetizione. I primi due tiri, in alcuni tratti, risultano sporchi di lichene superficiale, tuttavia l’arrampicata si svolge poi su ottima roccia lavorata a gocce. Stupendo il terzo tiro che supera una canna di ben 10m di altezza. Le ultime lunghezze si svolgono su calcare grigio lavorato a gocce. 

Sono servite tre lunghe giornate per bonificare interamente la parete e riportare così alla luce una delle più belle linee dell’intera valle. Inoltre, si è provveduto a mettere in sicurezza tutti i tiri aggiungendo, laddove si è ritenuto necessario, alcuni fix, chiodi da roccia e nuts. La decisione di abbassare il grado di chiodatura da S3 a S2 è stata presa nell’ottica di garantire un maggior numero di passaggi e di conseguenza una continua pulizia della via. 

Questo senza nulla togliere, soprattutto, alle capacità degli apritori che hanno affrontato alcune sezioni con protezioni assai distanti.

Sviluppo: 165m

Difficoltà: 5c-6b+ (6a obbl./S2)

Roccia: molto buona/ottima

Esposizione: Est

Chiodatura: fix da 10mm, qualche chiodo da roccia.

Materiale: portare 12-13 rinvii e qualche cordino. Si consiglia l’uso di mezze corde. Potrebbe risultare utile qualche friend e/o dado medio-piccoli per integrare ulteriormente alcuni passaggi.

Bibliografia:

BERGAMASCHI E., Valsugana, Idea Montagna 2011

SPAVENTO-DOGLIONI, Cismon & dintorni, CAI 2000

Avvicinamento:

Da Bassano del Grappa (VI) prendere la strada statale 47 della Valsugana e lasciare l’auto in località Cornale. Imboccare la pista ciclabile in direzione Trento e dopo 10 minuti, dove questa compie un’ampia curva verso dx, salire per traccia in corrispondenza di un bollo rosso e ometto. Successivamente, arrivati sotto alla parete piegare a sx e superare le vie Carniato e Motorhead fino a raggiungere una corda fissa di colore rosso che porta ad una piccola cengia. Cordino su clessidra e nome alla base (30 minuti circa).

Salita:

L1: dalla cengia spostarsi qualche metro a dx sotto alla direttiva di una radice secca, salire dritti e con un passaggio atletico guadagnare un terrazzino che va percorso verso dx (possibile sosta). Attaccare la bella placca fino ad entrare in un liscio diedro reso insidioso dalla presenza di lichene. Quindi, rimontare le facili rocce fino alla sosta posta poco oltre una cengetta terrosa. 35m

L2: dalla sosta salire in diagonale dx sfruttando le belle fessure per le mani. Superare all’esterno (con attenzione) un blocco di pietra fino ad arrivare sotto ad una placca scura. Quindi, con bellissimi movimenti portarsi alla base di un tetto che si evita a sx salendo sopra ad una grande lama. Sosta comoda su cengia. 35m

L3: tiro stupendo. Puntare all’evidente canna che si supera con movimenti atletici fino alla sosta sulla cengia successiva. 20m

L4: tiro chiave. Superare la difficile placca sovrastante per poi traversare nettamente a sx fino alla base di un diedro che conduce ad un’altra placca molto tecnica. Sosta su terrazzo. 35m 

L5: superare verticalmente la placca a gocce fino ad uno strapiombo. Qui la via originale si sposta a dx dentro un piccolo diedro. Ora, con una variante di pochi metri, è possibile superarlo anche direttamente. Ancora qualche passo delicato in placca fino a raggiungere la cengia alberata. Sosta su alberi. 30m

L6: alzarsi dalla cengia con un movimento boulder fino a prendere una grossa lama staccata che permette di guadagnare l’uscita. 10m

Discesa:

Guadagnare il prato sommitale senza via obbligata fino ad incrociare una strada forestale. Seguirla verso sx sbucando sulla strada statale per Enego. Da qui in discesa lungo il sentiero 691 che riporta in località Cornale (45 min. ca). 

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