“La Pietra”.
Quante volte avevo sentite dire dai miei amici “andiamo alla Pietra”, “vieni alla Pietra”, ma alla fine, per una cosa o per l’altra, non c’ero mai stato. A fine ottobre, invece, su proposta di Giulia, ho ceduto al fascino di questo monolito di arenaria, che si erge tra l’Appennino e la Pianura Padana, citato anche da Dante nella Divina Commedia.
Facendoci consigliare una vietta lunga, la scelta è ricaduta sulla classicissima Zuffa – Ruggiero, una via di cinque tiri aperta negli anni ’70. Dopo aver preso confidenza con questo tipo di roccia e questo tipo di scalata, godendoci un paio di monotiri poco distanti dall’attacco, siamo partiti per questo bellissimo itinerario.
Veramente impressionante il secondo tiro, un camino perfetto, tutto da scalare a discapito del grado riportato in relazione. Non oso pensare a come lo abbiano aperto negli anni ’70, ma posso immaginare che non siano passati esternamente, dove ora sono posizionati i fittoni, ma molto all’interno – in completo stile speleo – perché altrimenti improteggibile.
Stupende anche tutte le altre lunghezze. Sicuramente un posto da tornarci, anche per la splendida accoglienza del gestore del Rifugio La Pietra.